Si parla più del governo ombra che di quello vero. Si stanno spartendo poltrone virtuali con accanimento. Di Pietro minaccia di abbandonare la coalizione per un posto mancato e così via. E così, fra chiacchere scomposte, è nato il nuovo esecutivo. La foto ricordo, dopo il giuramento, mi ha fatto sorridere ed è già qualcosa. Berlusconi guardava il suo manipolo con la grinta del bidello che deve tenere a bada una classe indisciplinata in attesa dell'arrivo del docente. Brunetta cercava di contenere l'incontenibile, cioè la soddisfazione per una nomina imprevedibile. I ministri leghisti, per quanto se la ridevano, tenevano in tasca una fiaschetta di grappa. Prestigiacomo misurava la sua coscia con quella della Carfagna e aveva la sua bella soddisfazione. Infatti battere una professionista (dello spettacolo) non è da tutte. E lei (la Carfagna) sgranava gli occhioni ad ogni scatto cercando ansiosamente il copione.
giovedì 8 maggio 2008
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