mi scuso per l'insistenza. Riprendo un argomento già trattato. Il gentiluomo dei ceffoni, intervistato, ha dichiarato che è pronto a dispensarne ancora, in omaggio "all'etica" che gli è stata trasmessa e che, orgogliosamente, rivendica. Ecco credo che sia una di quelle occasioni in cui si dovrebbe perlomeno chiedere scusa alle parole. Infatti, conferendo una sensibilità ai vocaboli, credo che "etica" rabbrividisca. Mi meraviglio, comunque, che, ad un tale, arrogante e sbagliato maestro di vita, non sia stata ancora tolta la parola dando così un primo segnale, alla nostra società, che non sempre e non tutti i potenti (a vario titolo) restano impuniti.
giovedì 31 gennaio 2008
la politica del "meno peggio"
siamo così abbattuti, dalle tasse, dalle chiacchere dei politici e non, che tendere al "meno peggio" in tutto (pubblico e privato) ci sembra un risultato esaltante
il gentiluomo
....e io me ne vado!
io credo che il vero coraggio sia di quelli che restano, che si fanno capire, che cercano di comporre o ricomporre posizioni. Concetto , a mio parere, applicabile sia alla sfera del privato che del pubblico, ma, a quanto pare, non alla politica italiana, caratterizzata da protagonismi, egoismi e incapacità di fare un passo indietro in favore del bene comune.
mercoledì 30 gennaio 2008
senza parole
stamattina ho sentito un sottile distinguo. Tanto sottile che non riesco a vederlo. Sarà senz'altro colpa mia....Comunque....Eccolo qua: "stiamo ben attenti: Marini non ha un mandato esplorativo, bensì di esplorazione."
altro giro, altra corsa
l'incarico di valutare la possibilità di formare un nuovo governo è stato affidato all'attuale presidente del senato. Quindi niente di nuovo. Altri incontri, altre consultazioni, altri protagonismi, altro tempo buttato, visto il diffuso convincimento che sarà un buco nell'acqua. Ma allora, e perdonatemi l'ingenuità, non era più produttivo cercare una reale soluzione? O no? O forse semplicemente soluzione non c'è?
la signora di ceppaloni
martedì 29 gennaio 2008
il pedegree
La raccomandazione è entrata, a pieno titolo, nel curriculum. Ciò che, fino a qualche anno fa, veniva accuratamente occultato, in favore della salvaguardia di un brandello di dignità, ora viene esibito al pari di un titolo di studio prestigioso. E a ragione. Infatti è l'elemento determinante di molte fortune. D'altra parte viviamo una realtà sociale in cui un avviso di garanzia è il passaporto per brillanti (?!) carriere televisive e l'androne di un tribunale vale di più di un passaggio su di una passerella prestigiosa.
no al circo!
Le belve in gabbia non mi piacciono. Non mi piace che venga esibita la loro ferocia nè la miseria della loro condizione. Tanto più se queste belve sono esseri umani. Anche se si sono macchiati del più efferato dei delitti, uccidere un bambino, hanno diritto di essere giudicati, condannati, puniti, senza che tutto ciò diventi un piccolo morboso show. E tutto ciò non va confuso con un qualunquista perdonismo, anzi.
il "nuovo" avanza!
lunedì 28 gennaio 2008
impara l'arte e mettila da parte
urge intervento medico
domenica 27 gennaio 2008
la mutanda mi stressa...........
chi sputa al quirinale va...........
sabato 26 gennaio 2008
parole, parole, parole....
venerdì 25 gennaio 2008
bon ton
il porcellino d'india
nemmeno il chirurgo plastico fa miracoli
giovedì 24 gennaio 2008
il coniglio mannaro
martedì 22 gennaio 2008
ballo in maschera
lunedì 21 gennaio 2008
lunga vita agli opinionisti!
piccola riflessione: si è creata una nuova professione: gli opinionisti. Fanno poca fatica perchè motivi per criticare ed indignarsi fioriscono in ogni momento e danno loro modo di dispensare ovvie perle di saggezza in ogni dove. E così la confusione aumenta, la capacità critica degli ascoltatori diminuisce e gli "affari", altrui, prosperano!
sabato 19 gennaio 2008
mi vergogno tanto!
eh già! mi vergogno veramente tanto. Mai avrei pensato di arrivare a condividere le mie idee in modo così ampio. Ma, penso, che urga la necessità di farsi avanti, di non farsi demoralizzare dal contesto generale e di sperare, attraverso la condivisione, di ripescare un pò di dignità e di autonomia di pensiero.