La raccomandazione è entrata, a pieno titolo, nel curriculum. Ciò che, fino a qualche anno fa, veniva accuratamente occultato, in favore della salvaguardia di un brandello di dignità, ora viene esibito al pari di un titolo di studio prestigioso. E a ragione. Infatti è l'elemento determinante di molte fortune. D'altra parte viviamo una realtà sociale in cui un avviso di garanzia è il passaporto per brillanti (?!) carriere televisive e l'androne di un tribunale vale di più di un passaggio su di una passerella prestigiosa.
martedì 29 gennaio 2008
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