Una volta c'era una netta distinzione fra pubblico e privato ed era una gran cosa. C'era una sfera della vita individuale blindata, che non doveva interessare a nessuno e che, soprattutto, veniva protetta dall'invasione degli altri. A questa sfera, a mio avviso, appartiene il sentimento religioso. E così vedere "il giornalista convertito" in tutte le salse mediatiche possibili mi da un enorme fastidio. E mi sorge il facile sospetto che di intimo e religioso ci sia gran poco!
mercoledì 26 marzo 2008
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