mercoledì 20 febbraio 2008

uno su tre non ce la fa

ho l'influenza, la febbre alta e quindi sono giustificata se ho capito male. Ieri sera ho sentito, dentro il solito blaterare autoreferenziale dei politici ospiti di ballarò, che una famiglia su tre non ce la fa a finire il mese. Notizia che è passata così, senza particolare interesse, se non quello strumentale, di giustificare le scelte politiche dell'uno o dell'altro schieramento. E così il teatrino ha continuato la sua recita e io sono rimasta con il terribile pensiero che la povertà è una realtà e le loro sono chiacchere e basta.

3 commenti:

cucu ha detto...

... dobbiamo avere il cellulare, dobbiamo avere la macchina e magari un paio di giacche e cravatte e mocassini lucidi, dobbiamo avere un mutuo, dobbiamo scaldarci e lavarci... nei primi del '900 li chiamavano i "magri impiegati". Poi sono diventati la classe media che dominava il dopoguerra. Oggi appartenere a quella classe significa essere letteralmente nella merda. E' possibile farcela e forse anche risparmiare qualcosa. Basta vivere soli sotto un ponte o trasferirsi in Mongolia.

LaGiacci ha detto...

...e abbiamo pure la cassetta della posta che straripa di gentilissime missive delle finanziarie che ci offrono soldi....

lela ha detto...

http://www.beppegrillo.it/2008/02/leterno_presente.html

priscilliani leggete questa..